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L'Aeroporto di Forlì (IATA: FRL, ICAO: LIPK), intitolato all'aviatore forlivese Luigi Ridolfi, è ubicato nella prima periferia della città, tra i quartieri Ronco, Bussecchio e Carpena. Qui ha sede dal 1992 il 13º Nucleo elicotteri carabinieri.
Insieme all'Istituto tecnico tecnologico aeronautico "Francesco Baracca", alla Facoltà di Ingegneria aerospaziale dell'Università di Bologna, all'ENAV Academy e alle diverse scuole di volo presenti, costituisce il Polo Tecnologico Aeronautico di Forlì.

Aeroporto di Forlì
aeroporto
Codice IATAFRL
Codice ICAOLIPK
Codice WMO16147
Nome commercialeAeroporto di Forlì "Luigi Ridolfi"
Descrizione
Tipocivile
Gestore torre di controlloENAV
Stato Italia
Regione Emilia-Romagna
Città Forlì
Posizione5 km dalla città di Forlì,
78 km dalla città di Bologna
Hub
Costruzione1934
Cat. antincendio1ª ICAO
Altitudine29 m s.l.m.
Coordinate44°11′42″N 12°04′11″E
Mappa di localizzazione
LIPK
Sito webwww.forli-airport.com/
Piste
Orientamento (QFU)LunghezzaSuperficie
12/302.540
PAPI - ILS CAT II pista in conglomerato bituminoso
Statistiche
Passeggeri in transito261.939 (2012)[1]
Logo della SEAF, società che gestiva l'Aeroporto di Forlì.
Logo della SEAF, società che gestiva l'Aeroporto di Forlì.

Lo scalo è stato chiuso tra il marzo 2013 e l'ottobre 2020. Ha ripreso i voli commerciali, con svariate destinazioni nazionali ed europee, il 29 ottobre 2020[2].


Storia



Gli inizi


Le prime attività di volo presso l'aeroporto risalgono al 1935, quando la Reale Unione Nazionale Aeronautica (RUNA) diede inizio ai propri corsi di pilotaggio. L'inaugurazione ufficiale dell'Aeroporto di Forlì avvenne il 19 settembre 1936, tre mesi dopo il trasferimento in città del 30º Stormo B.T., equipaggiato di SM.81 prima e di SM.79 poi. Venne utilizzato come aeroporto di varo e valutazione di numerosi aerei militari costruiti nei vicini stabilimenti di Predappio dell'allora Aeroplani Caproni S.A., come il Ca.164 e il Ca.603. In quegli anni il Ridolfi era il più grande aeroporto militare costruito in Italia, primato che pagò a caro prezzo qualche anno più tardi.

In seguito allo scoppio del secondo conflitto mondiale e all'entrata in guerra dell'Italia, l'aeroporto fu interessato da un'intensa attività militare. Venne utilizzato come scalo dai reparti della Luftwaffe diretti nel Mediterraneo e dai bombardieri BR.20 del 7º Stormo B.T. diretti in Jugoslavia. In seguito al riequipaggiamento del 30º Stormo B.T. e al suo trasferimento a Rodi, divenne sede del 105º Gruppo Aerosiluranti, sciolto poco dopo. Fu poi la volta del Nucleo Speciale d'Addestramento dell'Aeronautica Militare su Ju.88 e Cant Z.1007. Il 9 settembre 1943 le truppe tedesche presero il controllo dell'aviosuperficie e la resero base per gli StukaD3-5 del 2/NSGr.9. Dopo la liberazione di Forlì nel novembre 1944, all'aeroporto si insediò la Royal Air Force schierando gli Spitfire del 318th Squadron, i Boston IV e V del 232nd Wing e i Mosquito IX del 256th Squadron. Oltre a quella inglese, erano presenti anche le aviazioni sudafricana, australiana e polacca.[3] Terminato il conflitto, nel giugno 1945 i reparti alleati abbandonarono il presidio aeroportuale che si trasformò in deposito di mezzi militari in disuso.


L'epoca dell'Aero Club


Il 22 luglio 1950 la scuola di volo dell'Aero Club "Luigi Ridolfi" di Forlì, nato sulle ceneri della RUNA, riprese le attività di volo ma solo sette anni dopo lo scalo fu aperto al traffico commerciale. Nel frattempo il Ridolfi ospitò numerose manifestazioni aeree, come le dimostrazioni acrobatiche delle pattuglie del Cavallino Rampante(1957) e dei Diavoli Rossi(1958), e fu teatro di eventi aeronautici di rilievo come la partenza del raid Forlì-Kivo con i piloti Bellini e Torelli a bordo del loro Piper PA-20 I-EDEN (1962). Il 28 aprile 1961 viene costituita la Società Esercizio Aeroporti di Forlì S.p.A. (SEAF). Il 5 maggio 1963 il primo dei due incidenti aerei della storia dell'aeroporto: due Frecce Tricolori della Pattuglia Acrobatica Nazionale si scontrarono in volo durante un'esibizione, uno dei due piloti non riuscì ad eiettarsi prima dello schianto a terra. A perdere la vita fu il Serg.Magg. Colucci. Il 10 dicembre 1979 la seconda tragedia: il LearJet dell'industriale Serafino Ferruzzi, in fase di atterraggio con scarsa visibilità, urtò a bassa quota un edificio e poi impattò contro una casa. Questa volta le vittime furono cinque. Dal 1986 al 1990 si tennero cinque edizioni del Salone Internazionale dell'Aviazione; sempre nel 1990 su questa pista atterrò il più grande aereo mai visto al Ridolfi, il cargo Antonov An-124 Ruslan. Nel 1996 l'Aero Club di Forlì, dopo la sesta ed ultima edizione del Salone dell'Aviazione, cessò le sue attività.


La gestione SEAF S.p.A.



Il "decollo" della SEAF

Nel 2000 entra in funzione la rinnovata aerostazione dello scalo, supporto indispensabile all'incremento del traffico commerciale e passeggeri del primo decennio del ventunesimo secolo; nel maggio 2001 riceve il suo "battesimo" con il primo atterraggio a Forlì di un Boeing 747.

I sostanziali cambiamenti effettuati (principalmente strutturali) contribuiscono ad un vertiginoso aumento del traffico passeggeri, da 72.100 del 2001 a 708.681 del 2007.[4]

Nel 2008 il numero dei passeggeri continua a crescere, raggiungendo quota 770.856, con un aumento del 9,3% rispetto all'anno precedente.[5] In crescita anche il traffico commerciale aereo, che registra un +5,5% dei movimenti, rispetto al 2007.[6]

Composizione azionaria della società di Gestione dell'Aeroporto, al 31/01/09, era così composta:[7]

Soci Partecipazione
Comune di Forlì 48,0947%
Regione Emilia-Romagna 25,0262%
Provincia Forlì-Cesena 14,4510%
CCIAA 9,5778%
Comune di Cesena 2,0000%
Confindustria FC 0,8485%
Altri soci 0,0018%

Il declino del traffico commerciale

Nel 2008 la SEAF si trova a gestire una trattativa cruciale della sua decennale attività. La compagnia irlandese low cost Ryanair, che già opera al Ridolfi con alcune rotte internazionali, progetta di fare dello scalo forlivese la propria base logistica nazionale: portare in porto il progetto significherebbe decuplicare il numero di passeggeri in transito e creare centinaia di nuovi posti di lavoro. La problematica situazione economica della società di gestione[8] e la concorrenza dell'Aeroporto di Bologna-Borgo Panigale[9], sostenuto politicamente dalla Regione Emilia-Romagna secondo alcuni[senza fonte], mettono in crisi la realizzazione del progetto. Infatti, nel mese di luglio, dopo una lunga serie di trattative, una conferenza stampa annuncia sì la creazione della base nel marzo 2009, ma limitata ai soli voli nazionali: tutti i collegamenti internazionali in partenza ed arrivo dal Ridolfi saranno spostati sull'aeroporto bolognese.[10] L'annuncio delle nuove tratte crea ulteriori problematiche a SEAF: alcune delle rotte previste dalla compagnia irlandese coincidono con quelle già effettuate dalla compagnia italiana Wind Jet, che minaccia di abbandonare lo scalo.[11] La società di gestione bolognese incalza e le trattative con Ryanair deteriorano progressivamente fino alla definitiva rottura: il progetto della base non sarà realizzato e tutte le tratte verranno spostate su Bologna o Rimini.[12] Dalla primavera 2009 il vuoto di voli viene colmato con una serie di nuovi collegamenti gestiti dalla stessa WindJet,[13] presentati ufficialmente il 5 marzo a Riccione.[14] La compagnia aerea stabilisce inoltre a Forlì la propria terza base, dove mantiene in aeroporto un Airbus in stazionamento. Tuttavia, la temporanea mancanza di voli sullo scalo dovuta all'avvicendamento fra Ryanair e WindJet, causa una forte discesa del numero di passeggeri trasportati nel relativo periodo.

In base al piano di sviluppo dell'aeroporto, nuove rotte vengono attivate sempre nella primavera 2009.[15] La compagnia ungherese Wizz Air abbandona lo scalo bolognese per trasferirsi a Forlì, portando 3 nuove destinazioni: Varsavia e Katowice in Polonia e Cluj-Napoca in Romania.[16] A queste si aggiungeranno, nella primavera del 2010, Breslavia (Polonia), Sofia (Bulgaria) e Budapest (Ungheria). Si sommano ai collegamenti nazionali con Roma, Cagliari, Catania e Palermo e a quelli internazionali con Amsterdam, Berlino, Parigi, Londra, Bucarest, Copenaghen, Mosca (Domodedovo) e Praga. La società di gestione dell'aeroporto pensa inoltre di puntare sullo sviluppo del trasporto merci, con il progetto di costruire una "Cargo City".

Il 22 novembre 2010 la compagnia siciliana Wind Jet dichiara di voler spostare la base di Forlì a Rimini e, con essa, anche i voli per Amsterdam, Berlino, Bucarest, Copenaghen, Mosca-Domodedovo, Parigi, Praga, Catania e Palermo. Tale decisione diventa operativa nel mese di marzo 2011, inginocchiando definitivamente lo scalo forlivese.

Il 29 marzo 2013, ormai costretto alla chiusura, dallo scalo romagnolo decolla l'ultimo aereo, in partenza per Cluj-Napoca. Wizz Air si trasferisce nello scalo bolognese.


La liquidazione

Il 14 maggio 2012 la storica società di gestione dell'aeroporto viene messa in liquidazione. L'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) emette un bando per la gestione dell'aeroporto. Data la mancanza di offerte alla scadenza del bando, l'ENAC posticipa la scadenza per ben due volte, senza esito positivo. Da qui la decisione di chiudere l'aeroporto. Il giorno 29 marzo 2013 alle ore 14:30 parte l'ultimo volo commerciale dalla pista del "Ridolfi". Nei primi giorni di aprile 2013 il liquidatore della società consegna in tribunale i libri per avviare la procedura fallimentare.


La gestione Air Romagna S.P.A.


Nel mese di marzo del 2015 l'ENAC fornisce la certificazione necessaria per l'operatività dei voli passeggeri,[17] per poi revocarla a marzo 2017.[18]


La nuova gestione F.A. s.r.l. e i primi voli


Nel novembre del 2018 viene firmata la concessione con la nuova società di gestione F.A. s.r.l. (presidente Giuseppe Silvestrini)[19], a cui viene consegnata l’infrastruttura a seguito di un bando europeo vinto. Il 6 luglio 2020 FA ottiene da ENAC il Certificato di Aeroporto, il 22 ottobre 2020 il regolamento di scalo ed il 28 ottobre 2020 l’ENAC rilascia la certificazione di gestione per i servizi di handling.

Martedì 30 marzo 2021 con l’arrivo del volo Catania – Forlì e la partenza del Forlì – Catania, entrambi della Ego Airways (compagnia aerea italiana che ha già ufficializzato altre destinazioni quali Bari, Brindisi, Cagliari, Olbia e Lamezia Terme in Italia e Ibiza e Mykonos) il Ridolfi ha ufficialmente ospitato i primi voli commerciali della gestione F.A..

Mercoledì 31 marzo 2021 invece è stata la prima volta per Lumiwings, compagnia greca, che ha effettuato i voli Palermo – Forlì e Forlì – Palermo. Il vettore collegherà anche Forlì a Trapani a molte città dell’Est Europa (Lodz, Praga, Katowice, Arad, Odessa, Craiova) e alle isole greche Corfù, Cefalonia, Santorini, Rodi e Creta.

Le altre due compagnie che voleranno su Forlì sono Air Dolomiti e Air Horizont. Air Dolomiti è una compagnia italo-tedesca del gruppo Lufthansa che collegherà Forlì con Monaco di Baviera, hub strategico che consente di raggiungere circa 70 destinazioni intercontinentali. Air Horizont è invece un vettore iberico-maltese che ha già ufficializzato le rotte di Budapest, Bilbao e Amburgo.

Ego Airways, Lumiwings e Air Horizont saranno inoltre basate al Ridolfi.


Il ritorno di Ryanair


Nel luglio 2022 la compagnia low-cost irlandese Ryanair comunica il suo ritorno all'Aeroporto Ridolfi, dopo aver interrotto le attività nel 2008 con rotte verso Katowice e Palermo.[20]


Dati tecnici



Pista


La pista è unica, in conglomerato bituminoso, lunga 2.560 metri e larga 45 metri.

La classificazione ICAO è di categoria 4D.

È orientata 116°-296°(12-30) e dotata dei sistemi ILS (Instrument landing system) cat. II e PAPI (Precision Approach Path Indicator).

Dotata di quattro raccordi principali che la collegano con il piazzale di sosta e di uno più piccolo per un piazzale di servizio (Taxiway A-B-C-D-E).

Aeroporto di Categoria antincendio 7 ICAO.

Un A319 dello Stato Italiano a Forlì
Un A319 dello Stato Italiano a Forlì

Ha un'area di stazionamento di 63.000 m², omologata con 7 parcheggi per velivoli commerciali (self manoeuvring).


Infrastruttura


Il terminal partenze ha una zona accettazione con 7 sportelli check-in, 2 aree d'imbarco e 8 porte d’imbarco, disposti su un'area di 6.000 m².

Il terminal arrivi di 430 m² è munito di 3 nastri trasportatori bagagli. All'uscita del terminal risiedono gli sportelli delle agenzie di noleggio auto.

La zona parcheggio per auto conta 720 posti su una superficie di 19.000 m².


Statistiche


Vedi la query Wikidata di origine.


Collegamenti da e per l'aeroporto


L'aeroporto è servito da autolinee:

L'aeroporto è raggiungibile da:

L'aeroporto dista:


Note


  1. Copia archiviata, su assaeroporti.it. URL consultato il 2 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2012)..
  2. Ridolfi, fra 5 anni 100 milioni di indotto», in il Resto del Carlino, 30 ottobre 2020. URL consultato il 4 novembre 2020.
  3. A ricordo di questo, nel 2015 è stata posta un'apposita stele commemorativa .
  4. Traffico passeggeri - Aeroporto di Forlì, su forliairport.com. URL consultato il 24 gennaio 2009.
  5. Trend positivo al Ridolfi. 770mila passeggeri l'anno, in Il Resto Del Carlino - Forlì, 29 gennaio 2009. URL consultato il 29 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2012).
  6. Forlì, aeroporto: +10% di passeggeri nel 2008, in Romagna Oggi, 13 gennaio 2009.
  7. Composizione azionaria - Aeroporto di Forlì, su forliairport.com. URL consultato il 24 marzo 2009.
  8. Voragine da 3,8 milioni di euro per l'aeroporto di Forlì, in Romagna Oggi, 26 marzo 2008.
  9. L’Aeroporto di Forlì chiude dopo mezzo secolo, bilanci in rosso e turisti finiti, in il Fatto Quotidiano, 11 maggio 2013. URL consultato il 19 aprile 2017.
  10. Forlì, accordo con Ryanair: quarta base in Italia, in Romagna Oggi, 31 luglio 2008.
  11. Forlì, aeroporto senza pace: Wind Jet minaccia l'addio, in Romagna Oggi, 24 settembre 2008.
  12. Notizie apparse sul sito di Ryanair, in Comunicato stampa Aeroporto di Forlì, 4 novembre 2008.
  13. Al Ridolfi è rottura con Ryanair Rusticali stringe il patto con Wind Jet, in Il Resto Del Carlino - Forlì, 26 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2008).
  14. Presentati ieri i voli Wind Jet a Riccione, in Comunicato stampa Aeroporto di Forlì, 06 marzo 2009.
  15. Il Ridolfi apre le porte dell'est. Nuovi voli per lo scalo forlivese [collegamento interrotto], in Il FO' Romagna, 24 dicembre 2008.
  16. Al Ridolfi tocca la Wizz Air. Voli in Europa orientale, in Il Resto Del Carlino - Forlì, 22 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2009).
  17. Aeroporto, arriva la tanto attesa certificazione: „Aeroporto, arriva la tanto attesa certificazione: Enac dà il via libera ad Air Romagna“, in Forlì Today, 19 marzo 2015.
  18. ENAC, revoca ad Air Romagna la gestione totale Aeroporto di Forlì, in Qui Finanza, 20 marzo 2017.
  19. Due imprenditori che hanno messo cuore e portafoglio sul Ridolfi, su forlitoday.it. URL consultato il 5 aprile 2021.
  20. Forli’: due le rotte Ryanair! Palermo e Katowice, su italiavola.com.

Voci correlate



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Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 141902441 · LCCN (EN) n81061691 · BNF (FR) cb12111410g (data) · J9U (EN, HE) 987007564580405171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n81061691
Portale Aviazione
Portale Forlì
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Portale Trasporti

На других языках


[de] Flughafen Forlì

Der Flughafen Forlì (ital.: Aeroporto di Forlì “Luigi Ridolfi”) ist ein italienischer Flughafen bei Forlì. Er ist neben Bologna, Parma und Rimini einer der vier Verkehrsflughäfen der Region Emilia-Romagna.

[en] Forlì Airport

Forlì International Airport (IATA: FRL, ICAO: LIPK), also known as Luigi Ridolfi Airport (Italian: Aeroporto di Forlì - "L. Ridolfi"), is an airport in Forlì, a city in the Emilia-Romagna region of northern Italy. It serves Emilia-Romagna, eastern Tuscany, specifically the metropolitan Bologna and Rimini Riviera areas. It is named for the Italian aviator Luigi Ridolfi [it]. Since 2018, it is operated by the new operating company F.A.

[fr] Aérodrome de Forlì

L'aéroport de Forlì (code IATA : FRL • code OACI : LIPK), est un aéroport de l'Émilie-Romagne qui porte le nom de l'aviateur Luigi Ridolfi (pionnier de l'aviation en Italie après la Première Guerre mondiale). Il est situé dans la première périphérie de la ville entre les quartiers Ronco, Bussecchio et la frazione (hameau rattaché) de Carpena.
- [it] Aeroporto di Forlì

[ru] Форли (аэропорт)

Международный аэропорт Форли имени Луиджи Ридолфи (итал. Aeroporto di Forlì - "L. Ridolfi"), (ИАТА: FRL, ИКАО: LIPK), располагается на севере Италии, в регионе Эмилия-Романья, в городе Форли. Аэропорт обслуживает регион восточной части Тосканы, а также Эмилия-Романью и ближайшие центры: г. Болонья и г. Римини. Он назван в честь итальянского лётчика Луиджи Ридольфи (итал. Luigi Ridolfi). С июня 2015 года аэропортом управляет публичное акционерное общество «Air Romagna S.p.A» зарегистрированное в г. Форли, Италия.



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