Il volo American Eagle 4184 era un volo di linea che si schiantò il 31 ottobre 1994 a causa di ghiaccio formatosi sulle ali. Tutti i passeggeri e i membri dell'equipaggio morirono nell'incidente.
Volo American Eagle 4184 | |
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Tipo di evento | Incidente |
Data | 31 ottobre 1994 |
Tipo | Perdita di controllo causata dalla formazione di ghiaccio sulle ali |
Luogo | Roselawn, Indiana |
Stato | ![]() |
Coordinate | 41°05′40″N 87°19′20″W |
Tipo di aeromobile | ATR 72-212 |
Operatore | Simmons Airlines per conto di American Eagle Airlines |
Numero di registrazione | N401AM |
Partenza | Aeroporto Internazionale di Indianapolis, Indianapolis, Stati Uniti |
Destinazione | Aeroporto Internazionale di Chicago O'Hare, Chicago, Stati Uniti |
Occupanti | 68 |
Passeggeri | 64 |
Equipaggio | 4 |
Vittime | 68 |
Feriti | 0 |
Sopravvissuti | 0 |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti dal rapporto NTSB[1] | |
voci di incidenti aerei presenti su Wikipedia |
Il velivolo era un ATR 72-212 operato dalla Simmons Airlines per conto di American Eagle Airlines, la compagnia aerea regionale appartenente ad AMR Corporation.
Il volo decollò da Indianapolis con destinazione Chicago, ma a causa del maltempo l'aeroporto O'Hare ebbe problemi di gestione del traffico, costringendo i Controllori di volo a far attendere l'ATR alla quota di 10.000 ft (3.000 m). Durante l'attesa, l'aereo attraversò una zona di pioggia gelata, in seguito fu autorizzato a scendere alla quota di 8,000 ft (2.400 m) e messo nuovamente in attesa. Durante questa fase, nella cabina di pilotaggio si udì l'allarme di "velocità eccessiva con flap estesi". Dopo che i piloti intervennero ritraendo i flap, uno strano rumore fu captato dal Cockpit Voice Recorder, seguito da un brusco rollio che fece disinserire il pilota automatico. I dati di volo hanno in seguito dimostrato che l'ATR compì un avvitamento pieno prima che l'equipaggio riuscisse a riprendere il controllo del velivolo nonostante la rapida discesa; tuttavia, poco dopo si verificò un altro avvitamento. Meno di trenta secondi più tardi, la torre di controllo perse il contatto con l'aereo, che si schiantò in un campo di soia nei pressi Roselawn, in Indiana, uccidendo tutti i 64 passeggeri e i 4 membri dell'equipaggio a bordo.
Il fatto che l'aereo si sia "disintegrato" nell'impatto con il suolo indicava una velocità finale molto alta, infatti, grazie ai dati recuperati dalla scatola nera, si scoprì che subito prima dello schianto viaggiava alla velocità di 375 nodi (695 km/h).[2]
Il volo 4184 è stato il primo incidente mortale che ha coinvolto un ATR 72, ed è tuttora l'incidente con il più alto numero di vittime di un ATR 72 in tutto il mondo. I parenti delle vittime hanno ottenuto un risarcimento record di 110 milioni di dollari.[3]
Il rapporto finale del National Transportation Safety Board (NTSB) ha incolpato l'ATR (l'azienda produttrice dell'aeromobile), la Direction Générale de l'Aviation Civile (DGAC) e la Federal Aviation Administration (FAA) di aver contribuito all'incidente, essendo venute meno al loro dovere di garantire la massima sicurezza ai passeggeri. Più precisamente, al paragrafo 3.2 si legge:
In seguito a questo incidente, per evitare ulteriori problemi di formazione di ghiaccio in volo, AMR Corporation ha trasferito gli ATR American Eagle dagli hub del nord del paese a quelli nel sud (Dallas/Forth Worth e Miami) e nei caraibi San Juan di Porto Rico. Anche altre compagnie hanno agito in questo modo, in particolare SkyWest Airlines e Delta Connection (con la sussidiaria Atlantic Southeast Airlines).
Nell'aprile del 1996 la FAA ha emanato 18 direttive di aeronavigabilità (ADS) in un apparente tentativo di prevenire ulteriori incidenti con i velivoli ATR; in esse sono state incluse revisioni significative delle procedure di volo in condizioni di possibile formazione di ghiaccio (velocità minima più elevate, divieto di uso del pilota automatico, nuove procedure per il recupero del volo livellato) e modifiche all'area di copertura del de-icing sulle ali.
L'incidente del volo 4184 della American Eagle è stato analizzato nella puntata La tragedia di Halloween della settima stagione del documentario Indagini ad alta quota trasmesso dal National Geographic Channel.
Altri progetti
(EN) La scheda dell'incidente su Aviation-safety.net
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