Il velivolo non è da confondere con il quasi omonimo Vickers Viking, anfibio realizzato dalla Vickers nei primi anni venti.
Il progetto del Viking derivava da quello del bombardiereVickers Wellington e fu uno dei velivoli commerciali britannici di maggior successo nell'immediato dopoguerra[2].
Storia
Sviluppo
Il Vickers Viking nacque nel 1944 sulla base di una richiesta del Minister of Aircraft Production che prevedeva, nell'immediato dopoguerra, la realizzazione di un velivolo commerciale che sfruttasse la maggior parte possibile di componenti già in produzione per il bombardiere Vickers Wellington[2].
Il progetto della Vickers ebbe la sigla interna Type 491 VC.1 ("VC" sta per Vickers Commercial) cui venne associata solo in un secondo momento la denominazione Viking.
Il nuovo velivolo combinava l'ala, ed il carrello del Wellington alla fusoliera interamente originale, nella quale potevano trovare posto 3 membri d'equipaggio, una hostess e 21 passeggeri. Il primo volo del prototipo ebbe luogo il 22 giugno 1945 e dopo poco meno di un anno il Viking ricevette l'omologazione che consentì alla BEA di effettuare il primo volo operativo tra Londra e Copenaghen il 1º settembre 1946[1].
I primi esemplari prodotti (complessivamente 19) appartenevano alla versione Viking IA; seguirono 31 macchine nella versione Viking I (modificata nelle ali e negli impennaggi) ed infine 113 esemplari della versione Viking IB dotati di fusoliera allungata di 71cm al fine di aumentare la capacità di trasporto a 24 passeggeri.
Il Viking fu il primo velivolo commerciale britannico a compiere un volo con soli motori a reazione: il 107º esemplare costruito, a titolo sperimentale, venne equipaggiato con una coppia di Rolls-Royce Nene e venne portato in volo per la prima volta il 6 aprile 1948. Poco più di tre mesi dopo, il 25 luglio, il velivolo (matricola G-AJPH) volò tra Londra e Parigi in 34 minuti e 7 secondi, che per l'epoca rappresentò il minor tempo di percorrenza sulla tratta. Lo stesso esemplare venne convertito in tempi successivi in un esemplare della serie 1B e acquistato dalla compagnia charter Cunard Eagle[2].
Descrizione tecnica
La prima versione del Viking (Viking IA) ereditava dal bombardiere Wellington le ali (comprese le gondole per i motori ed il carrello), con la loro caratteristica struttura disposta secondo criteri geodetici, rivestite in tela. La fusoliera era invece frutto di un progetto completamente nuovo, realizzata con i criteri del rivestimento lavorante. Il carrello era di tipo triciclo posteriore.
Già nella seconda versione (Viking I) anche le ali vennero modificate e realizzate con la tecnica del rivestimento lavorante.
La terza, ed ultima, versione prodotta (Viking IB) venne modificata con l'allungamento del tronco anteriore della fusoliera, al fine di poter incrementare il numero di passeggeri trasportati.
I motori erano i radiali a 14 cilindri, raffreddati ad aria, Bristol Hercules nelle versioni 630 e 634.
Impiego operativo
Un Viking della Central African Airways all'aeroporto di Heathrow.
Il Viking entrò in servizio nell'autunno del 1946 e per la fine dell'anno successivo la BEA aveva sostituito tutti i DC-3 fino ad allora impiegati sulle principali rotte continentali. La stessa compagnia britannica, nel corso degli anni, adottò una serie di modifiche ai propri velivoli al fine di incrementare fino a 36 passeggeri la capacità di trasporto: questa soluzione ebbe il vantaggio di rendere più economica la gestione dei velivoli e consentì l'applicazione di tariffe agevolate sulle tratte di competenza[2].
La carriera del Viking nella BEA terminò alla fine del 1954 per lasciare spazio ai più moderni Airspeed Ambassador e Vickers Viscount; ebbe così inizio la seconda vita del Viking che venne impiegato presso innumerevoli compagnie minori sia britanniche che straniere. La maggior parte dei velivoli venne definitivamente radiata entro la prima metà degli anni sessanta.
Versioni
Viking: designazione assegnata ai tre prototipi costruiti; questi velivoli erano equipaggiati con una coppia di motori Bristol Hercules 130 da 1675 hp (1250 kW).
Viking IA: prima versione di produzione; dotata di ali con struttura geodetica e motori Hercules 630 da 1690hp (1261kW).
Viking I: seconda versione; modificata nelle ali (realizzate come il resto della struttura con la soluzione del rivestimento lavorante) ed equipaggiata con motori Hercules 634 (di potenza invariata rispetto ai precedenti).
Viking IB: ultima versione prodotta; aveva il tronco anteriore della fusoliera più lungo (di 71 cm) e poteva alloggiare fino a 24 passeggeri.
Sviluppi correlati
Del Viking furono realizzate anche due versioni impiegate a dalla Royal Air Force:
Vickers Valetta: variante da trasporto, irrobustita nel pavimento e dotata di ampi portelloni di carico. Equipaggiata con motori Bristol Hercules 230 da 1975hp. Prodotto in 3 versioni (di cui una per addestramento dei navigatori), in oltre 250 esemplari.
Vickers Varsity: variante da addestramento, sostituì nei reparti i Wellington T.10. Dotata di apertura alare maggiorata, carrello di tipo triciclo anteriore e vano bombe. Prodotto in una sola versione, in 160 esemplari.
Utilizzatori
Militari
Un Viking IB con le insegne della Arab Legion Air Force.
Argentina
Fuerza Aérea Argentina
Australia
Royal Australian Air Force - Ebbe in servizio un Viking C2 tra il 1947 ed il 1951.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии